Specializzato nel recupero edilizio trova i prodotti Knauf biocompatibili, dalle elevate prestazioni meccaniche e validissimi da applicare su impianti termici a pavimento realizzando un supporto perfettamente planare e liscio per la successiva pavimentazione, qualunque essa sia

Santo Romano

È di Randazzo, la bella città medievale siciliana ai piedi dell’Etna, l’applicatore di prodotti Knauf che questo mese proponiamo a tutti i lettori di APPLIKANDO: Santo Romano, titolare della Bioedil Costruzioni. Specializzato nel recupero edilizio di casali, ville d’epoca e antiche dimore, nel restauro conservativo sottoposto a tutela, nell’esecuzione di massetti fluidi, cellulari e autolivellanti anche di basso spessore, si occupa anche di intonaci a base di malte idrauliche e cocciopesto, di pavimentazioni in resina o con tecniche e prodotti naturali quali pastellone e battuto di cocciopesto e qualsiasi altro tipo (escluso il parquet).

In cosa consistono gli interventi che porta avanti in questo momento nella grande villa di Catanzaro dove sta lavorando?

Per il momento in questa meravigliosa location che si trova in provincia di Catanzaro, sotto la sapiente direzione dello studio MORQ ARCHITECTURE, stiamo eseguendo all’interno dei pavimenti in pastellone e all’esterno dei pavimenti in battuto di cocciopesto, tecniche e materiali antichi, ma molto attuali, richiestissimi negli ultimi periodi. Credo che la richiesta crescerà ancora di parecchio, anche perché la clientela più attenta si sta avvicinando moltissimo ai materiali naturali.

Con la diffusione del riscaldamento a pavimento i massetti fluidi autolivellanti sono diventati una soluzione indispensabile e fortemente innovativa, soprattutto perché consentono il “basso spessore”. Quali sono i prodotti Knauf che usa più comunemente e quali prestazioni le assicurano?

La Knauf ha dei validissimi prodotti per quanto riguarda i sottofondi, pronti a soddisfare qualsiasi esigenza di cantiere. Noi utilizziamo soprattutto il prodotto chiamato Knauf FE 80 massetto termico: ha delle prestazioni meccaniche molto elevate, un coefficiente di trasmittanza termica pari a 1,90 W (m-k) ed è un prodotto biocompatibile, viene applicato su impianti termici a pavimento, dopo il getto si ottiene un supporto perfettamente planare e liscio in grado di ricevere qualsiasi tipo di pavimentazione o rivestimento. È davvero il top per resine, parquet, pastellone. Utilizziamo anche L’Autolivellina 425 e il massettto tecnico FE 50, la prima dove vi sono esigenze di bassi spessori, il secondo come massetto adatto ad ogni tipo di situazione.

è proprio nel recupero di queste particolari situazioni edilizie (quanto lavoro ci sarebbe da fare nel nostro Paese!) che i prodotti Knauf, impiegati con professionalità da Santo Romano, dimostrano la loro validità per soddisfare particolari e personalizzate esigenze.

Come si arriva alla scelta di un prodotto piuttosto che di un altro? è il progettista, l’architetto o invece l’esperto applicatore a suggerire la soluzione tecnica più idonea per una particolare situazione di intervento?

Stranamente mi è capitato molto spesso di essere io, in prima persona, a consigliare o comunque suggerire la soluzione migliore per il tipo di intervento: molti ancora utilizzano massetti tradizionali con additivi forse perché non conoscono le caratteristiche straordinarie dei prodotti di ultima generazione Knauf. Ho potuto contare in questi anni sul supporto tecnico di Knauf, che mi ha permesso di acquisire conoscenza e di fare esperienza in un settore ancora oggi in parte ignorato.

Esiste una sufficiente conoscenza tra gli applicatori professionisti di massetti e nel grande pubblico delle tante innovative soluzioni proposte da Knauf che, oltre a preparare una superficie perfettamente piana, idonea a qualsiasi tipo di pavimentazione, garantiscono prestazioni termiche, acustiche ed estetiche di assoluta importanza?

Credo che un minimo di conoscenza ci sia anche perché oggi basta collegarsi al Pc o allo Smartphone per vedere tutto quello che si vuole, però non si riesce a toccare con mano ed è per questo che la strada giusta, secondo me, è quella di organizzare meeting e workshop dove si possa vedere e provare quello che è il prodotto, il sistema applicativo e il risultato finale: creando un tavolo di discussione e di lavoro si cresce insieme. Anche gli approfondimenti offerti da questa rivista, con le sequenze fotografiche passo passo, sono molto utili allo scopo di una conoscenza sempre più concreta e profonda dei prodotti.

Condivide la scelta di Knauf di “spingere” in modo forte e determinato la ricerca tecnologica in questo settore al fine di offrire agli applicatori prodotti sempre più specializzati e capaci di assicurare prestazioni di eccellenza in ogni particolare situazione?

Certamente condivido in pieno la scelta di Knauf, la ricerca non si deve fermare mai, anzi bisogna sempre investire in essa per migliorare al massimo i prodotti e quindi risolvere le problematiche e soddisfare le esigenze degli utenti finali.

Come vede il settore della ristrutturazione e dell’edilizia in genere in questo particolare momento congiunturale e quali sono, secondo lei, le prospettive future? Soprattutto guardando agli interventi che vengono richiesti alla sua professionalità…

Per il momento l’edilizia si trova in una situazione di crisi molto intensa, dove le nuove costruzioni e gli appalti pubblici sono praticamente fermi e questo è un male devastante per il nostro Paese in quando abbiamo dovuto assistere alla chiusura di moltissime imprese di costruzione, creando disoccupazione e problemi alle famiglie. Nonostante ciò, per chi come me si è occupato sempre e principalmente di recupero e ristrutturazione, qualcosa, anche se non molto, si muove. In Italia ci sarebbe davvero tanto da lavorare sul recupero e sulla ristrutturazione, tutte le costruzioni fatte negli anni ’70 e ’80 hanno bisogno di interventi anche importanti. Io mi auguro che, al più presto, anche adottando le giuste politiche da chi di competenza, ci sia una ripresa del settore, ma senza abbandonare il recupero di quello che è già costruito, ma anzi puntando il più possibile su questo genere di interventi.

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